Negli ultimi decenni, il settore della birra è stato scosso dal crescente interesse dei consumatori verso birre prodotte su piccola scala, con un processo di fermentazione più lento, e cioè dalle cosiddette birre artigianali. Gli artefici di questa sorprendente rinascita sono principalmente i birrifici artigianali, che hanno saputo ripensare il prodotto e il settore, puntando su alta qualità, varietà e unicità.
Le birre artigianali sono birre in grado di esprimere la tipicità e l’autenticità del territorio di produzione e suscitare piacere, godimento, identità e riconoscimento. In un mercato dominato dai produttori industriali del mercato di massa, le birre artigianali fanno affidamento su tradizioni e lavorazioni che sappiano donare percezioni e sensazioni uniche e autentiche.
Le caratteristiche della birra artigianale
Cercare di definire la birra artigianale è un compito difficile, poiché la birra può essere un’esperienza molto soggettiva e personale. Tuttavia, come indica il nome, la produzione birra artigianale è quella che viene prodotta seguendo una ricetta, realizzata da mastri birrai che le conferiscono un sapore diverso e personale; logicamente la sua produzione è limitata, poiché un’attenzione particolare è riservata ai sapori e alle consistenze diverse dai marchi industriali.
Le grandi differenze tra birra artigianale e birra industriale si ritrovano fondamentalmente nel processo di produzione, nella qualità degli ingredienti e nella formula del mastro birraio. Una buona birra artigianale è prodotta esclusivamente con una selezione dei migliori malti, generalmente malto d’orzo o di frumento e luppolo in fiore. Il luppolo è il prodotto essenziale che conferisce alla birra carattere, aroma e amarezza; si tratta di un prodotto molto delicato che è possibile utilizzare fresco nei mesi della raccolta. Ad ogni manipolazione il luppolo perde le sue caratteristiche organolettiche genuine e non è lo stesso usare un luppolo fresco piuttosto che un olio di luppolo concentrato.
La varietà e la freschezza del luppolo avranno un’influenza molto evidente e decisiva sulla qualità finale della birra.
La birra artigianale si caratterizza per non essere pastorizzata, oltre a non includere nella sua fabbricazione, additivi o conservanti. Una buona birra artigianale non contiene neanche zuccheri aggiunti, poiché nella sua elaborazione gli zuccheri sono ottenuti esclusivamente dal malto. In questo modo, non si troveranno mai antiossidanti oppure conservanti aggiunti artificialmente sull’etichetta di questo tipo di prodotti.
Le birre industriali sono prodotte da una ricetta base e standard; le birre artigianali, invece, vengono continuamente testate e modificate dal mastro birraio per trovare la giusta miscela, e anche gusto e odore desiderati. Ogni mastro birraio sviluppa la propria formula per ottenere ciò che a lui e ai suoi clienti piace di più. Per questo esistono diverse varietà e ogni birra è unica.
Una birra artigianale presenta vantaggi rispetto a quelle industriali. Innanzitutto non contiene elementi artificiali, né nel processo né negli ingredienti; la fermentazione è naturale e gli aromi sono il risultato della miscela di acqua, malto, luppolo e lievito; inoltre contiene frutta, spezie ed erbe aromatiche che, insieme alla tecnica del mastro birraio, daranno a quella birra un sapore e un aroma unici e speciali. Dopo una prima fermentazione (che può durare da due giorni a due settimane), dove i lieviti trasformano gli zuccheri in alcool, la birra subisce una seconda fermentazione in bottiglia o in botte. In questa seconda fermentazione il prodotto matura e acquisisce le caratteristiche principali che ne configureranno la personalità. Una birra artigianale è anche innovativa, poiché si possono creare combinazioni di sapori per soddisfare tutti i differenti tipi di clientela. In altre parole, la birra artigianale offre qualità, diversità e attenzione personale.
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Produzione delle birre artigianali
Il processo di produzione delle birre artigianali viene eseguito manualmente o con il minimo aiuto dei macchinari, a differenza dei grandi birrifici industriali, dove il processo è automatico e la partecipazione umana è minima. Le birre industriali subiscono un processo di pastorizzazione, dove perdono le proprietà nutritive della birra. Un’altra differenza si trova nel filtraggio. Mentre la birra artigianale non viene filtrata, la birra industriale esegue un filtro chimico, con l’intervento di grandi macchinari, che rimuovono i rifiuti ma distruggono anche il lievito e le proteine della birra, riducendone gusto, aroma e proprietà. Una caratteristica distintiva della birra artigianale è che non essendo filtrata, non perde le sue proprietà nutritive, anzi, durante la presa di spuma si produce anche un caratteristico sedimento di lievito in bottiglia, molto ricco di nutrienti.
La birra artigianale è dunque una birra completamente diversa: decisamente più attraente e complessa nel gusto. Tutto ciò fa sì che abbia sempre più corpo, sapore e aroma di una birra industriale. È evidente che la birra artigianale sia spesso un prodotto locale e di prossimità, mentre la produzione industriale di birra risponde a un modello di globalizzazione che le grandi aziende utilizzano per espandersi ed esportare in tutto il mondo. I birrifici artigianali sono solitamente piccole e medie imprese vicine ai consumatori, essi cercano di portare ai propri clienti un prodotto di altissima qualità, realizzato con arte ed entusiasmo.
Secondo una selezione di birra artigianale online, si propongono l’Aranel, una birra bionda artigianale dal colore ambrato intenso, schiuma bianca con piccole bollicine. Una birra non filtrata, né pastorizzata, realizzata con alta fermentazione, il volume è di 4,2%. Di medio corpo; il sorso è molto equilibrato, un misto tra amarezza e dolcezza, ottenendo così un sapore decisamente equilibrato.
Aranel ha nel gusto un leggerissimo tocco di luppolo, che si adatta facilmente con ogni pasto, ma soprattutto con ogni aperitivo.
Tra le birre bionde artigianali vi è anche la Kler, 5% di volume e alta fermentazione. I riflessi dorati si accompagnano ad un sapore leggero e a un profumo delicato con sentori di malto d’orzo dolce e aromi che ricordano le spezie. Si abbina facilmente a piatti gustosi e carni bianche.
Kriss è invece una birra rossa artigianale doppio malto, non filtrata, né pastorizzata, con un volume del 7,2%. Dopo averla assaporata, si avverte un gusto gradevole in cui il dolce si unisce ad una lieve amarezza, creando un sapore intenso, ma sempre equilibrato. Gli aromi fruttati e freschi si fondono molto bene con il malto d’orzo. Questa è una birra adatta per i secondi di carne rossa, ottima anche per accompagnare vari tipi di formaggi stagionati.
Rika è un’altra birra rossa artigianale, si identifica per la sua schiuma cremosa maltata d’orzo; il suo colore è ramato e il suo sapore è di una leggera amarezza; una birra di facile bevuta. L’aspetto color ambra si accompagna ad aromi e sapore di caramello. Può essere gustata molto bene anche da sola oppure con stuzzichini vari come fritture, formaggi e salumi. Ideale se abbinata a secondi piatti di carne rossa.
Se si pensa a dove comprare birra artigianale, è possibile acquistare su becchis sapori, attraverso il sito online disponibile per i clienti.
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